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Da Gluten free a Fodmap: occorre cautela sulle diete speciali ai bimbi

Pediatria Redazione DottNet | 18/06/2018 14:32

Pediatri Sip, occhio alle bufale: occorre sempre il monitoraggio del medico

Il bimbo ha la pancia gonfia e dolorante? Per quelli che vengono chiamati i "disordini addominali funzionali", che colpiscono ben il 20% dei piccoli, così come per altri disturbi, fioriscono diete speciali offerte anche in età pediatrica. Come quella senza glutine o a basso contenuto di Fodmap (carboidrati non assorbibili che fermentano nel colon).   Occorre però cautela nell'impiego, soprattutto senza ad esempio aver avuto una diagnosi, e bisogna fare attenzione alle bufale.

Il suggerimento arriva da una tavola rotonda che si è tenuta a Roma in occasione del 74esimo congresso della Sip, Società italiana di pediatria. "In linea generale - raccomanda la vicepresidente Sip Annamaria Staiano - tutte le diete che escludono alcuni alimenti ('diete di eliminazione') presentano dei rischi per i bambini, perché possono compromettere lo stato nutrizionale o l'equilibrio psicofisico. Pertanto devono essere veramente necessarie. E' inoltre importante che i risultati siano sempre monitorati dal medico".  Sulla dieta gluten free si sofferma Riccardo Troncone, dell'Università Federico II di Napoli.

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"La dieta gluten free - spiega - è da osservare solo in caso di una diagnosi clinica di celiachia o di allergia al grano ig-E mediata. E' invece stata invocata da più parti anche per i non celiaci per contrastare i disordini addominali funzionali, patologie neurologiche, disordini dello spettro autistico, psoriasi, fibromialgia. In molti di questi casi l'evidenza della sua efficacia è a dir poco debole. Con l'aggravante che non è priva di rischi. I prodotti senza glutine infatti possono avere un minore contenuto di micronutrienti (ferro, zinco, magnesio) e fibre e un contenuto più elevato di grassi". Il regime nutrizionale a ridotto contenuto di Fodmap, sviluppato da ricercatori australiani, è basato su una riduzione o eliminazione degli alimenti contenenti questi carboidrati, caratterizzati da un'elevata resistenza alla digestione, basso livello di assorbimento nel tratto intestinale e lunga fermentazione nell'intestino.

A seconda del tipo di zucchero, i Fodmap si trovano in vari alimenti: grano, segale, cipolle, aglio, carciofi, legumi, latte e prodotti caseari, miele, pere,mele, anguria, mango, funghi, cavolfiore, gomme da masticare. "Alcuni studi condotti sugli adulti hanno dimostrato che una dieta a basso contenuto di Fodmap potrebbe avere un impatto favorevole sul dolore e sul gonfiore addominale e migliorare i sintomi dell'intestino irritabile. Tuttavia un solo studio ha riguardato l'età pediatrica" sottolinea Ruggero Francavilla, della Clinica Pediatrica dell'Università di Bari. "Inoltre queste diete, se non seguite correttamente, possono alterare la flora batterica intestinale, riducendo i batteri buoni"

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